RELAZIONE FINALE
Seminari di Fisica in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Laboratori Nazionali di Legnaro
A conclusione del progetto di diffusione scientifica proposto dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Legnaro che abbiamo, in parte, condiviso riteniamo importante far una breve sintesi degli argomenti trattati.
A introduzione della prima serata del 25 gennaio 2024 il dr. Marco Cinausero dell’INFN di Legnaro ha illustrato l’organizzazione interna dei Laboratori e la mission per cui sono impegnati 250 ricercatori. Ha poi lasciato la parola al ricercatore Andrea Gottardo che ha trattato il seguente argomento: “L’essenziale è invisibile agli occhi: i nuclei, la loro struttura e le loro interazioni”.
Con una dotta e dettagliata relazione ha spiegato che il nucleo è la parte centrale, densa di un atomo costituita da protoni che possiedono carica positiva e neutroni che non posseggono carica. Il nucleo può essere stabile quando protone e neutrone sono tenuti insieme dall’interazione nucleare forte. Tale forza tuttavia non sempre riesce a mantenere stabile il nucleo dando origine a fenomeni quali il decadimento alfa, beta, gamma e, in alcuni casi, alla fissione nucleare. Gli strumenti per rivelare, tracciare identificare le particelle sono i rivelatori che si suddividono in semiconduttori, scintillatori, rivelatori a gas. Andrea Gottardo si è poi soffermato a illustrare il suo campo di ricerca al rivelatore AGATA il più sofisticato strumento al mondo nella ricerca avanzata di dei raggi gamma.
Il 1° febbraio la ricercatrice Lisa Centofante ci ha parlato de “Le sfide tecnologiche della ricerca scientifica”. Introduce spiegando a grandi linee l’organizzazione dei Laboratori di Fisica Nucleare di Legnaro e illustra il progetto SPES Selective Production of Exotic Species che si occupa di Astrofisica, Fisica Nucleare, Medicina Nucleare e Fisica dello Stato Solido. Dopo la descrizione della composizione degli atomi contenuti nella tavola egli elementi e della formazione degli isotopi ha illustrato il concetto di radioattività per cui un nucleo instabile emette radiazione alfa, beta, gamma per stabilizzarsi. Per realizzare gli esperimenti sono necessari materiali resistenti agli shock termici e alle alte temperature come la grafite e il carburo di silicio. Importante branca di ricerca di medicina nucleare che con la produzione di radiofarmaci mira a individuare e colpire le cellule ammalate per provocarne la morte. La ricerca nucleare in campo medico ha prodotto sofisticate tecniche diagnostiche come la radiografia, l’ecografia, immagini a radioisotopi, la tomografia, la risonanza magnetica. La ricerca scientifica assume quindi una duplice funzione: fornire risposte alle domande che ci poniamo e sviluppare nuove tecnologie che possano essere utilizzate nella vita di tuti i giorni.
L’8 febbraio il ricercatore Matteo Campostrini ci ha parlato de “La fisica dei materiali”. Per capire la fisica dei materiali bisogna partire dal concetto di fisica nucleare e comprendere di che cosa è costituita la materia, come è costituita la materia, come cancellare o modificare la materia. Gli strumenti per queste ricerche sono gli acceleratori e i rivelatori di particelle, gli spettrometri Agata, Galileo, Garfield e il centro elaborazione dati Grid che è collegato al CERN di Ginevra. I Laboratori di Legnaro si occupano di fusione nucleare nell’ambito del progetto ITER con sede in Francia, di divulgazione scientifica per docenti, studenti, appassionati della materia, e di fisica interdisciplinare. Lo sviluppo e lo studio di nuovi materiali servono alla medicina, all’astrofisica, all’ambiente e alla geologia, alla scienza aerospaziale, alla definizione dei dispositivi elettronici, alla meccanica quantistica, all’archeologia. Quello praticato nel Laboratori di Legnaro è un campo di ricerca molto vasto su cui è molto importante investire.
Il progetto si è concluso con la visita ai Laboratori Nazionali dell’INFN di Legnaro, il 29 febbraio, ed è stata un’ulteriore occasione per approfondire argomenti di fisica nucleare che avevamo cominciato a conoscere al CERN di Ginevra.
Abbiamo imparato che a due passi da casa nostra esiste un centro di ricerca di fisica nucleare inserito nella rete informatica planetaria GRID che utilizza contemporaneamente la potenza di calcolo e la memoria di decine di migliaia di differenti computer sparsi nel mondo. I Laboratori di Legnaro sono i secondi per importanza a livello nazionale dopo quelli del Gran Sasso e prima di quelli di Frascati e Catania.
E’ dotato di tre acceleratori di particelle nucleari TANDEM – PIAVE – ALPI e di un rivelatore di raggi gamma AGATA. E’ in fase realizzazione una quarta infrastruttura SPES per la produzione di fasci di ioni radioattivi.
I ricercatori e studiosi che hanno fatto da guida ai due gruppi hanno spiegato in modo semplice e comprensibile la funzione degli acceleratori e le notevoli ricadute in tutti i settori della società.
Un bagno di sapere che ci ha stimolato ad approfondire argomenti complessi di cui cominciamo a capire l’importanza per un approccio positivo con la scienza e la ricerca che ci aiuteranno a vivere meglio nel prossimo futuro.
Vigonza, 2 marzo 2024