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CENTENARIO DALLA NASCITA DI DON L. MILANI VIAGGIO A BARBIANA

Centenario della nascita di Don Lorenzo Milani

Viaggio a Barbiana

A conclusione delle celebrazioni del centenario dalla nascita di don Lorenzo Milani, il 7 marzo 2024 abbiamo fatto un viaggio alla scuola di Barbiana in collaborazione con la parrocchia di Vigonza e con Livia Benedetti membro della Delegazione FAI di Padova.

Il programma prevedeva, in mattinata, la visita con una guida locale del famoso storico Borgo San Lorenzo (FI). Abbiamo ammirato la grande villa Pecori Girardi a due piani che presenta una bella facciata di gusto rinascimentale sormontata da una robusta torre merlata, ampiamente restaurata nel 1902. Cammin facendo abbiamo incontrato la superba torre Dell’Orologio e subito dopo il grande campanile di forma esagonale irregolare che si innesta direttamente sopra l’abside della Pieve di San Lorenzo nella quale siamo entrati subito dopo. La chiesa si presenta con pianta a tre navate divise da colonne e pilastri quadrangolari che confluiscono nella grande abside semicircolare Tra le tante pregevoli opere d’arte provenienti anche da chiese del territorio spicca la Madonna di Borgo San Lorenzo del giovane Giotto. Percorrendo Via Bandini abbiamo incontrato il Palazzo del Podestà, ora biblioteca comunale, decorato con gli stemmi delle più importanti famiglie fiorentine e il palazzo del Municipio con importanti decorazioni provenienti dall’eccelsa manifattura Chini. Esemplare la piccola scultura in bronzo a memoria del cane Fido che per 14 anni si recò ogni sera alla fermata della corriera da cui scendeva il suo proprietario, morto in bombardamento areo del 1943.

Dopo il pranzo presso “L’osteria del Galletto” di Borgo San Lorenzo siamo partiti per Barbiana

Raggiungere la scuola e la chiesa di Barbiana è stato molto faticoso per molti partecipanti a causa della salita piuttosto ripida dell’ultima parte del percorso; ciò ha causato un ritardo rispetto al tempo programmato. Giunti finalmente alla meta, la guida del posto ci ha intrattenuto con una lunga e particolareggiata presentazione della figura di don Milani che avevamo già avuto modo di conoscere in pullman dalla voce di Anna Maria Vezu regista e protagonista della serata del 30 novembre nel patronato di Vigonza. Don Milani credeva in una scuola aperta a tutti e per tutti in cui non venisse praticata la bocciatura perché bisognava dare “a tutti quelli che sembrano cretini” uno scopo per cui studiare. Bisognava “agganciare la conoscenza al progetto di vita di ciascuno” promuovere lo sviluppo di tutte le intelligenze anche quelle dei soggetti culturalmente e socialmente svantaggiati, creando per ogni singolo individuo un percorso formativo integrato.

Ecco allora che l’interesse principale della scuola era quello di insegnare la lingua italiana per ridare la parola ai poveri e diminuire il divario tra le classi sociali. Don Milani decide di partire dalla lettura dei giornali in classe analizzando i temi dell’attualità e soffermandosi a lungo sui termini difficili: era convinto che solo la cultura potesse aiutare i contadini a superare la loro rassegnazione e che l’uso della parola equivalesse a ricchezza e libertà.

Purtroppo a causa della ristrettezza di tempo non abbiamo potuto visitare e apprezzare con tranquillità la scuola, la chiesa, il laboratorio e il cimitero di Barbiana per cui i momenti più emozionanti della visita sono stati un po’ sacrificati, come, durante la salita, non abbiamo potuto soffermarci ad apprezzare le belle e numerose didascalie del Sentiero della Costituzione e del Sentiero della Resistenza.

Chi non conosceva don Milani ne è rimasto affascinato, chi lo ha conosciuto per professione ha rivisitato il percorso che lo ha guidato nella sua attività di insegnamento a contatto con i ragazzi. E’ stato rispettato il tempo di rientro a Vigonza previsto per le ore 20.

Vigonza, 10 marzo 2024

 

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